CORSI DI EBRAICO E DI GRECO BIBLICO
Firenze, 29 dicembre 2003- 3 gennaio 2004
Nell'inverno del 1990 iniziammo i corsi
di ebraico biblico studiando il libro di Rut nella bellissima villa ‘I
Cancelli’ di Careggi. Torniamo nello stesso luogo con una novità:
ai corsi di ebraico, che saranno due (uno per i principianti con Nicoletta
Menini e l'altro per avanzati con Paolo De Benedetti), si affiancherà
il corso di greco biblico con un nuovo giovane maestro di Volterra:
Giovanni Salvini.
Alcune lezioni e serate saranno a gruppi riuniti: Ida Zatelli ci
parlerà delle lingue della Bibbia, mentre il rabbino capo di Firenze
Josef Levi parlerà a tutti della tradizione ebraica
su Elia e Piero Stefani su ‘La Trasfigurazione nel contesto del capitolo
9 di Luca’. L'ultima sera dell'anno sarà dedicata a una tombola
con i numeri letti in ebraico e in greco, senza precludere la partecipazione
a una manifestazione artistica in città. Infine proporremo una visita
guidata al complesso di San Marco nel pomeriggio del 30 dicembre.
Luogo:
Villa I Cancelli, via Incontri 21, Firenze (zona Careggi), tel. 055.4226001.
Il luogo dispone di ampio parcheggio, di camere con bagno e di un grande
giardino panoramico tutto intorno. Per chi viene in auto, si raggiunge
dall'Ospedale di Careggi dal quale occorre chiedere informazioni. Per
chi arriva con mezzi pubblici, in taxi dalla stazione oppure con gli autobus
14/C dalla stazione fino a piazza Dalmazia, e da lì con la navetta
40/B fino alla Villa.
Prezzo:
La pensione completa per ogni giorno, in camera doppia, è di 65
euro (325 per 5 giorni) e in camera singola 10 euro in più per notte.
Il costo del corso è di 75 euro di cui 25 vanno versati con la
scheda d'iscrizione. Arrivo: entro le ore 12,30 di lunedì 29 dicembre
2003; partenza alle ore 12,00 di sabato 3 gennaio 2004.
Presentazione del corso
di ebraico biblico
Tutti coloro che hanno partecipato
a una cena pasquale ebraica hanno visto sul tavolo il ‘bicchiere di Elia’,
perché a un certo preciso momento (preciso per poter aprire la
porta) Elia arriva e assaggia.
Tutti coloro che hanno assistito a una milà (circoncisione)
sanno che colui che tiene in grembo il bambino siede sul ‘seggio di Elia’.
Alcuni più fortunati, soprattutto in passato, hanno incontrato
Elia e ne hanno approfittato per fargli domande su quel che accade lassù
o quel che accadrà quaggiù.
I cristiani, in particolare, sanno che sul monte della Trasfigurazione
Gesù parlava con Mosè e con Elia, e la cosa era tanto piaciuta
a Pietro da volervi fare dimora permanente.
Per tutti questi motivi, e per tanti altri, è molto conveniente
fare una conoscenza approfondita con Elia, caso mai avessimo la sorte
di incontrarlo. Tanto più che, come appare anche da come lo ha
dipinto Lele Luzzati, Elia non è facilmente riconoscibile, si veste
male, si confonde con uno shnorrer.
Ecco perché ci siamo detti: ‘Se tra i nostri Soci e amici
qualcuno trovasse Elia sui suoi passi, sarebbe bene fornirgli un identikit
completo’. Questa è la ragione principale per cui nel nostro corso
abbiamo scelto (e ci rammarichiamo di non averlo fatto prima) i capitoli
biblici che narrano la vita di questo profeta, e precisamente 1Re 17 -
2Re 2,18, o almeno la sua vita fino a quando salì sul carro di fuoco,
perché, come sapevano anche coloro che scambiarono Gesù con
Elia, egli è sempre vivo e affaccendato, senza rumore, senza preferenza
di persone, sempre disponibile a portare nuovi messaggi tra noi e il cielo
e viceversa.
Paolo De Benedetti
Presentazione del corso
di greco biblico
Dal 1996 al 2000 si sono svolti a Roma,
per iniziativa di Guido Ziffer, i nostri corsi di greco biblico che hanno
avuto in seguito una sessione nel 2001 a Levanto. Li riproponiamo quest'anno
a Firenze, nello stesso luogo e con le stesse date del corso di ebraico,
ben sapendo che per alcuni si tratterà di dover fare una difficile
scelta: ambedue infatti hanno un indiscusso fascino e una ineguagliabile
importanza. Il corso sarà accessibile a chi non sa, o ha dimenticato,
o già conosce questa lingua. Si leggerà l'Evangelo di Luca,
traendo dalla lettura spunti di grammatica e di esegesi, gustando fra l'altro
la grande poesia degli ‘inni’ di Maria, di Simeone e di Zaccaria, ed entrando
così nella comunità linguistico-religiosa da cui è nato
il Nuovo Testamento.
Per poter organizzare il corso al meglio, è indispensabile
annotare sulla scheda di iscrizione
a quale livello conoscitivo del greco si appartiene.
Ci ha scritto una breve presentazione
del corso il prof. Giovanni Salvini:
«Se l'ebraico è la lingua di Dio, si può senz'altro
dire che il greco è la lingua con cui gli uomini hanno imparato
a parlare di Dio. In particolare il greco della Bibbia rappresenta un tentativo
riuscito (anche perché a intraprenderlo è stato Dio stesso)
di esprimere in modo umano tutto ciò che Dio ha detto e fatto. Il
Vangelo e tutto il Nuovo Testamento sono scritti in una lingua rinnovata
dall'esperienza dell'incontro col Risorto. Imparare a leggere il greco biblico
significa allora familiarizzare con il modo di pensare della Chiesa, imparare
- come direbbe san Paolo - il 'pensiero di Cristo'. Se la lingua e la cultura
filosofica e scientifica greca sono alla base della nostra cultura occidentale,
il greco biblico e la cultura cristiana cui ha dato vita sono alla base del
modo nuovo di essere e di vivere del popolo cristiano. Un popolo di popoli
che unisce l'umanità intera nella fede nel Risorto. Un percorso di
studio sulla lingua in cui furono scritti i grandi testi sacri del cristianesimo
diventa allora un percorso di vita e di fede che rinnova la mente e fa ardere
il cuore per insegnarci a ripetere nelle lingue di oggi la verità di
sempre».
Letture consigliate
Per tutti: i testi, in italiano e chi può anche in
lingua originale, che verranno studiati in ebraico o in greco.
Per Elia: I libri dei Re, Edizioni Paoline; Elia o il Mosè
del silenzio, Edizione Biblia.
Per Luca: Luca, Edizioni Paoline; uno o più fra i tanti
commentari che si trovano sul mercato.
RELAZIONE
Il mio proposito di trascorrere un Capodanno
alternativo, lontano da ogni forma stereotipa di consumismo e di frastuono
pirotecnico, ha potuto finalmente realizzarsi!
Da un messaggio di posta elettronica, inoltratomi
da un amico, che ben conosce il mio interesse per la cultura ebraica, ho
avuto notizia di Biblia, un'associazione a me sconosciuta, ma promotrice,
per la settimana a cavallo tra il 2003 ed il 2004, di un'iniziativa davvero
interessante: un corso intensivo di lingua ebraica.
Un ritiro di 6 giorni, in una villa fiorentina del
1500, per apprendere i primi rudimenti della grammatica ebraica e commentare
vari testi biblici, mi è sembrato subito il modo migliore per cominciare
il nuovo anno. Ma le sorprese non erano finite... Al mio arrivo, mi sono
immediatamente resa conto che il «soggiorno culturale»
era stato organizzato con grande cura, ossia tenendo conto di una serie di
particolari per me estremamente significativi.
In primo luogo, la villa cinquecentesca in questione,
si trovava nelle immediate vicinanze di quella residenza medicea in cui
intellettuali come Marsilio Ficino e Pico della Mirandola esaltarono la
figura del vir trilinguis, ossia del dotto, esperto in lettere greche, latine
ed ebraiche. In secondo luogo, le lezioni quotidiane, impegnative ma mai
noiose, sono state tenute da eccellenti insegnanti, il prof De Benedetti
e la prof. Menini, che hanno instaurato con tutti gli alunni un rapporto
costruttivo nella fase didattica, e cordiale nei momenti conviviali a pranzo
e cena.
A rendere ulteriormente pregevole il livello della
nostra full immersion hanno contribuito gli interventi di tre guest stars,
ossia di esperti esterni, accolti con dimostrazioni di rinnovata amicizia
dai corsisti di vecchia data e con sincera ammirazione e simpatia dai
nuovi alunni. Daniel Vogelmann ci ha parlato del racconti dei chassidim,
allietando l'uditorio con aneddoti di garbata ed acuta ironia ebraica;
la prof. Ida Zatelli, con eccezionale chiarezza espositiva, ci ha
comunicato i più recenti risultati delle sue ricerche filologiche;
infine, il maestro Luciano Alberti ha fornito indicazioni di raffinata
sensibilità, guidandoci all'ascolto dell' Elias di Mendelssohn.
L'aspetto più prettamente ludico di queste
giornate è stato rappresentato dalla ‘tombolata’ di San Silvestro,
in cui i numeri estratti sono stati letti in ebraico, con inevitabili fraintendimenti,
che hanno suscitato l'ilarità di tutti i partecipanti.
Non è difficile capire come le giornate siano
trascorse in modo molto piacevole, a tal punto che la nostra ‘reclusione
forzata’ ( fatta eccezione per una breve sortita, nella mattinata del 31 dicembre,
per una visita guidata agli affreschi del Beato Angelico) non è risultata
per nulla gravosa.
Così, osservando la situazione, sicuramente
anomala in rapporto ai parametri del Capodanno tradizionale, mi è
sorta spontanea una riflessione. Insomma, mi è sembrato che il gruppo
di studio organizzato da Biblia rappresentasse la versione intelligente del
‘Grande Fratello’, ossia un insieme ben assortito di persone, provenienti
da ogni parte d'Italia e, diciamocelo pure, dotate di un quoziente intellettivo
mediamente altissimo, desiderose di condividere i propri interessi
con persone altrettanto motivate.
Questa esperienza si è dunque configurata
come la vera alternativa alla ‘corsa al divertimento forzato’, che purtroppo,
finisce per diventare una costante dei periodi di festa. Inutile aggiungere
che l'aspetto strettamente culturale dell'iniziativa, ossia lo studio dei
testi biblici, è andato di pari passo (quando non è addirittura
passato in secondo piano) col momento di aggregazione e di conoscenza reciproca
dei partecipanti, che, con la loro entusiastica disponibilità,
hanno finito per coinvolgere anche le austere suore orsoline, nostre ospiti.
Tuttavia, credo che il merito della riuscita di questa
iniziativa spetti soprattutto ad Agnese, la quale, con innata simpatia
ed energia inesauribile, ha saputo creare un clima di cordiale familiarità,
valorizzando, di volta in volta, la presenza ed il contributo dei singoli
partecipanti. A lei ed all'intero staff di Biblia vanno i miei più
sentiti ringraziamenti per questa opportunità che mi è
stata offerta e per tutti gli altri inviti che, d'ora in poi, come nuova
socia, sarò ben lieta di accogliere.
Laura Pasquino
|