Mantova, 30 marzo - 1° aprile 2001
"Mi baci con i baci di sua bocca": amore e sessualità
nella Bibbia
Convegno nazionale di Biblia, Mantova, 30 marzo -1
aprile 2001
Il convegno nazionale 2001 di Biblia si propone di colmare
un vuoto sorprendente nella divulgazione sulla Bibbia e, in generale, nella
cultura contemporanea. Dell'amore umano, del sesso, delle loro forme e
manifestazioni si parla oggi moltissimo, forse anche troppo; libri biblici
diversi - sia dell'Antico sia del Nuovo Testamento - vengono citati a sostegno
dei punti di vista più disparati, in prospettiva ora conservatrice
e 'moralistica' e ora permissiva, da parte dei religiosi come anche dei
laici. E non sempre si tratta di citazioni fatte a proposito, visto che
la Bibbia è e rimane il vero "libro assente" della nostra cultura:
una condizione ben nota a quanti - soci e simpatizzanti - seguono Biblia
nella battaglia intellettuale che da quindici anni va combattendo contro
questo stato di cose.
E' questa la prospettiva in cui il convegno di Biblia
su Amore e sessualità nella Bibbia intende porre finalmente
le basi per una valutazione lucida, approfondita e motivata di un tema
come questo, così presente e così controverso nel pensiero
e nel costume di ogni tempo, ma del nostro in particolare. A prendere in
esame i diversi punti di vista sull'amore e sul sesso presenti nella Bibbia
e nelle più antiche tradizioni ebraiche e cristiane saranno, come
sempre, alcuni tra i maggiori esperti dell'interpretazione delle Scritturee
della storia delle religioni nel panorama nazionale ed europeo, sia nella
prospettiva della storia, sia in quella della teologia, sia in quella dell'etica.
Il punto di partenza consisterà nell'approfondimento
(a cura del semitista Pelio Fronzaroli: Il rapporto tra i
sessi nelle culture del Vicino Oriente antico) delle radici storiche
di quelle ideologie e idealizzazioni di cui la Bibbia - e l'Antico Testamento
in particolare - ha rivestito il rapporto tra l'uomo e la donna.
Di qui il convegno procederà lungo due linee:la
prima saràquella dell'ermeneutica dei punti di vista delle Scritture
sul tema (affidata all'ebraista Paolo De Benedetti,
La visione
biblica del maschio e della femmina, e al veterotestamentarista
valdese Daniele Garrone, Teshuqà, violenza e trasgressione
); l'altra linea sarà quella della riflessione teologica contemporanea
che dalle Scritture prende le mosse (e che verrà trattata dai teologi
Enrico
Chiavacci,
Peccare contro l'amore: allora / oggi , e
PinaScanu,
Il
tempo dell'attesa e dell'incontro come dimensione positiva).Sarà
compito del moderatore e degli interventi del pubblico individuare e mettere
costantemente in luce i rapporti che legano questi due pur distinti approcci
al tema.
Rispetto ai precedenti convegni di Biblia, le relazioni
dell'ultima giornata estenderanno la prospettiva sull'argomento fino a
un momento storico relativamente piùvicino al nostro: ma la scelta
ci pare coerente e opportuna per un tema che è tanta parte della
vita di ciascuno e sul quale tanto spesso i comportamenti invalsi sono
così poco consapevoli delle proprie radici religiose. Saranno quindi
trattati gli usi e gli effetti generati dalla Bibbia su amore e sessualità
nella tradizione cristiana antica (a cura dello studioso delle origini
cristiane
Lorenzo Perrone : La sessualità dal Nuovo
Testamento alla tradizione cristiana ) e in quella ebraica fino
al medioevo, sia nella linea di pensiero rabbinica (a cura del Rabbino
RobertoDella
Rocca: La regolamentazione della sessualità nella tradizione
biblica e rabbinica), sia in quella filosofica, sia in quella mistica:
quest'ultima particolarmente ricca di aperture non aprioristiche rispetto
ai punti di vista più consolidati e diffusi, (come si potrà
vedere nell'approfondimento culturale presente in questo stesso numero
del Notiziario e nella relazione del docente di lingua e letteratura ebraica
MauroPerani:
Contro
Aristotele e Maimonide: la rivalutazione della sessualità nella
mistica ebraica - per leggere il brano citato-
).
Ci pare, dunque, che il convegno che Biblia propone presenti
parecchi motivi di interesse non comune: non soltanto la novità
dell'approccio all'argomento, ma forse ancor più la prospettiva
che ne verrà proposta al pubblico e ai lettori degli Atti: e cioè
quella di un confronto aperto e libero da pregiudizi tra intellettuali
di diverse tendenze metodologiche e rappresentanti di diverse confessioni
religiose. Nelle intenzioni di Biblia, come anche di chi scrive, questa
pluralità di proposte dovrà segnare una crescita di consapevolezza
di cui, su un argomento tanto presente e tanto tormentato, si sente grandemente
il bisogno, nell'opinione del pubblico e nella cultura italiana.